Donnerstag, 18. Dezember 2008

Babbo Natale in Slip Terrasini / Palermo

TERRASINI (PALERMO) — Babbo Natale come non l’avete mai visto. In mutande. Da qualche giorno una sua versione in polistirolo, alta tre metri, ha preso possesso della piazza Duomo di Terrasini, Comune a 30 chilometri da Palermo. Santa Clause indossa un paio di slip giganteschi e se ne sta affossato in una sedia a sdraio a prendere il sole. Il sindaco Mimmo Consiglio (Pd) cercava «un’idea originale» in grado di richiamare la vocazione balneare del suo Comune.
Sicuramente quel Babbo Natale è parecchio eccentrico. E le sue cosce, al pari delle componenti anatomiche che stanno in mezzo, sono puntate contro la chiesa Madre, il duomo della città. Un affronto, a parere di alcuni cittadini che, dopo i primi mugugni e le prime lamentele, hanno deciso di riversare il loro disappunto in una petizione da spedire al sindaco per invitarlo a rimuovere la scultura. L’arciprete Raffaele Speciale, tra i firmatari dell´appello, premette che non vuole fare polemica, aggiunge che non ha intenzione di entrare nel merito della scelta artistica, ma sull’o pportunità di installare l’opera ha qualcosa di diverso da dire: «Questo Babbo Natale è fuori luogo per l’abbigliamento che indossa e per la posizione.
Non è un bel messaggio per i bambini». Ma proprio i più piccoli, secondo il sindaco Consiglio, «hanno manifestato grande entusiasmo per questo Santa Clause così diverso da tutti gli altri». D’altra parte, aggiunge il primo cittadino, «volevamo ricordare con ironia che Terrasini è una città balneare. Le critiche le accetto, ma l’opera resterà dov’è fino a conclusione del periodo festivo». Il Babbo Natale in versione «tipo da spiaggia», costato seimila euro, è stato commissionato allo scenografo Cesare Inzerillo, che lo ha realizzato assieme a Marilena Manzella, Sergio Chiovaro e Nicola Sferruzza. «Abbiamo pensato a un Santa Clause che almeno a Terrasini potesse riposarsi — racconta Inzerillo — ma volevamo soprattutto far vedere la carne di Babbo Natale, dimostrare che è umano come tutti noi».
Certo però — è l’osservazione mossa dai mugugnanti — potevano risparmiarsi di lasciarlo in mutande. E invece, secondo Inzerillo, quella è una caratteristica sostanziale dell´opera: «Babbo Natale — conclude lo scenografo che ha lavorato con Ciprì & Maresco — è in mutande anche per la crisi economica internazionale. Mi hanno chiesto di correggere l’opera, di mettergli un paio di pantaloncini: non se ne parla nemmeno. Babbo Natale resta in mutande».